Il sistema di climatizzazione ibrido degli edifici combina due tipologie di impianto differenti: una caldaia a condensazione e una pompa di calore integrate in un unico sistema, che permette il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria. Una centralina digitale controlla il sistema e sceglierà costantemente quale fonte energetica sarà la più conveniente. Sfruttando la sua indipendenza dal clima esterno, quando le temperature sono molto rigide – con un aumento della richiesta per il riscaldamento – si utilizzerà la caldaia, poiché in queste condizioni l’efficienza della pompa di calore cala, ma questo secondo impianto subentra con l’aumentare della temperatura esterna. Per la climatizzazione estiva è possibile invertire il ciclo della pompa di calore e si devono prevedere dei terminali adeguati. Per la produzione di acqua calda sanitaria è possibile integrare dei collettori solari e, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’uso di gas, la pompa di calore pre-riscalda l’acqua, che viene poi – se necessario – mandata a temperatura e distribuita dalla caldaia. Questo sistema di climatizzazione permette un notevole risparmio energetico, arrivando anche a dimezzare i consumi domestici di energia e riducendo al minimo le emissioni inquinanti. Un bene per l’ambiente, ma anche per le nostre tasche, grazie ai tagli sulle bollette che ne conseguono.